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IMPRINTING__Una vita vista mare




Dietro a tutte le nostre attività intenzionali, dietro al nostro mondo domestico,
c’è questo paesaggio ideale creato durante l’infanzia.
Esso attraversa la nostra memoria selettiva e autocensurata,
come un mito ed un idillio di come le cose dovrebbero essere,
il paradiso perduto da riconquistare.
Colin Ward


Devo dire che questa ricerca sull’imprinting è stata piuttosto complicata e lunga; dopo un viaggio attraverso i ricordi, cercando un luogo che mi abbia segnato personalmente, sono arrivata all’identificazione di un luogo che frequento abitualmente e che fa parte della mia vita fin da piccola.

Io sono nata e vissuta a Roma, ma fin dai primi giorni di vita, ogni estate io e la mia famiglia trascorriamo quei mesi caldi e afosi, a Ladispoli, nella tranquilla zona di Marina di Palo. Inizialmente i miei genitori possedevano una roulotte in un campeggio all’interno del bosco di Palo. Essendo nata nel mese di luglio, mia madre a pochi giorni dalla nascita, mi portò in questo campeggio e dai suoi racconti proprio in quel posto, ho iniziato a camminare ed andare in bici. Personalmente ricordo che la nostra roulette, si trovava su una piazzola immersa tra gli alberi e di fronte al mare, ricordo  impresso nella mia mente come una fotografia della luce calda. Una luce che filtrava tra i rami degli alberi dove sotto io provavo una sensazione di pace. E poi come posso non ricordare gli infiniti giri in bici con mio fratello passando da una roulette e un'altra per andare a trovare i vari amici? Ormai eravamo come una grande famiglia.     



Verso i miei 8 anni, essendoci tutti innamorati di questo luogo, che trasmette pace e tranquillità, i miei genitori decisero di comprare una casa per le vacanze, nei pressi di quel campeggio, anzi proprio di fronte al bosco che ospitava quel campeggio. Iniziammo così ad andare a Palo, anche durante i fine settimana liberi e le feste tradizionali, portando con me sempre dei ricordi belli.  A questo periodo io collego tutta la mia di vita adolescenziale, con le nuove amicizie e le uscite serali, con la possibilità di avere una libertà che in una città come Roma, non era possibile a quella età. Come posso poi non ricordare la gioia che mi trasmette questo posto, legato al ricordo della telefonata di mio fratello arrivata alle ore 12.00 del 15 agosto 2012 che mi diceva che stavo per diventare zia di un bellissimo maschietto, Nicholas. Questo posto per me è come un rifugio.

Da come si è capito quindi il luogo dell’imprinting per me è qui, Marina di Palo. Potrei ridisegnarla ad occhi chiusi per come la conosco bene. Io lo identifico come se fosse un luogo distaccato completamente dal mondo urbano e caotico di Roma, poiché privo di rumore e vita frenetica, una sorta di “palla di natale con la neve”.


Secondo una mia visione personale i suoi punti forza, oltre alla sensazione di tranquillità che si respira, sono principalmente altri due. Uno è il modesto ma confortevole lungomare; con le sue panchine realizzate in pietra che al sole si scalda, trasmettendo una sensazione piacevole quando ci si siede, sia in inverno che in estate. Questo lungomare è uno spazio urbano ben progettato, (realizzato nei primi anni del 2000), che tiene conto sia della natura che del contesto. Fino ad un recente passato, il lungomare Marina di Palo non era collegato pedonalmente, con il tratto proveniente dal centro di Ladispoli. Qualche anno fa, fu quindi realizzato un bellissimo ponte pedonale in stile “Calatrava” chiamato dai residenti “ponte bianco” che permette di collegare i due lungomare di Marina di Palo e Regina Elena. L’altro è la vicinanza del posto, con aree naturali come l’oasi faunistica di Palo, nata nel 1980 su un’area di proprietà dei principi Odescalchi e gestita dal WWF, e l'oasi della palude di Torre Flavia, riconosciuta "monumento naturale regionale" in gestione alla Provincia.








 Una cosa che fa distinguere Marina di Paolo, parte integrante di Ladispoli, dalle altre zone marittime del litorale è la sua caratteristica di avere la sabbia delle spiagge “nera” per effetto della elevata componente ferrosa, motivo questo che negli anni 50-60 la portò ad essere un luogo di villeggiatura rinomato, per la possibilità di effettuare sabbiature terapeutiche. 


      ….Da bambina credevo che la sabbia scura fosse la normalità e quella chiara una rarità…..

Pur non avendo un mare cristallino, nei recenti anni si è appreso dei Sub della zona, che stia comparendo una piccola barriera corallina, molto probabilmente dovuta dal riscaldamento delle acque del mediterraneo.



Nel territorio si trovano numerose architetture di vario genere come quelle religiose: Chiesa della Madonna del Rosario, Chiesa del Sacro Cuore e Chiesa di San Giovanni Battista; architetture civili, come il monumento ai caduti di Ladispoli durante la seconda Guerra Mondiale tra via Vittorio Cantoni e Via Filippo Moretti, il “ponte di legno”  inaugurato nel 2007 e il “ponte bianco”, inaugurato nel dicembre 2009 e intitolato Abebe Bikila (atleta etiope); architetture militari: Castello di Palo o Castello Odescalchi e la Torre Flavia.
La Torre Flavia, simbolo della cittadina; è quello che rimane di una delle numerose torri di avvistamento che facevano parte del sistema difensivo contro i Saraceni. Fu danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e sommersa parzialmente dal mare a causa dell’erosione della costa. Negli anni settanta fu protetta da una diga di pietra e da anni i progetti per una sua ristrutturazione, giacciono dimenticati all’interno del comune. Oggi la torre è drasticamente “spaccata” in quattro tronconi che si vanno man mano disgregando. 

  Questo è il paesaggio ideale creato durante la mia infanzia

Due caratteristiche fondamentali del mio imprinting:  APERTO-CALDO
Luce       ->     caldo
Verde     ->     aperto
                        
 In riferimento alla mia area scelta su UNLOST TERRITORIES, vorrei riportare il concetto di verde come spazio urbano di collegamento; usandolo per collegare Piazzale Pino Pascali con Via Franco Angeli tramite un percorso  urbano nel verde, il quale sarà in stretta relazione con il complesso di nuova edificazione. Senza dimenticare nella progettazione il requisito fondamentale la LUCE.


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Flavia Caretto Laureata in Psicologia Clinica nel 1986, da circa trent’anni lavora con persone dello spettro autistico. Attualmente, lavora privatamente presso uno studio associato, in Roma, ed è Presidente di una associazione Onlus, CulturAutismo, la cui mission è quella della diffusione sociale delle corrette informazioni sull’autismo.   / http://www.culturautismo.it/wp/flavia-caretto/ http://www.startautismo.it/site/main/page/home  - START AUTISMO <<Il progetto START AUTISMO- Sistema Territoriale per l’Autonomia e la Realizzazione dei Talenti di persone con Autismo- ha la finalità di migliorare in Abruzzo la qualità della vita degli adolescenti e adulti con autismo, favorendo una positiva transizione dall’età evolutiva a quella adulta, promuovendo una piena inclusione sociale e lavorativa. Attraverso la sperimentazione di percorsi pilota individualizzati di inserimento lavorativo, la formazione degli operatori, l’attivazione di una rete regionale ed

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