Passa ai contenuti principali

Partnership al progetto -Flavia Caretto-


Flavia Caretto
Laureata in Psicologia Clinica nel 1986, da circa trent’anni lavora con persone dello spettro autistico. Attualmente, lavora privatamente presso uno studio associato, in Roma, ed è Presidente di una associazione Onlus, CulturAutismo, la cui mission è quella della diffusione sociale delle corrette informazioni sull’autismo. 


 - START AUTISMO

<<Il progetto START AUTISMO- Sistema Territoriale per l’Autonomia e la Realizzazione dei Talenti di persone con Autismo- ha la finalità di migliorare in Abruzzo la qualità della vita degli adolescenti e adulti con autismo, favorendo una positiva transizione dall’età evolutiva a quella adulta,
promuovendo una piena inclusione sociale e lavorativa.
Attraverso la sperimentazione di percorsi pilota individualizzati di inserimento lavorativo, la formazione degli operatori, l’attivazione di una rete regionale ed europea, la promozione e lo scambio di strumenti ed esperienze, il progetto intende promuovere sul territorio regionale una
nuova cultura del diritto alla persona con autismo all’autonomia e alla valorizzazione in campo lavorativo e sociale dei talenti e delle proprie risorse.>>


-Lei che posizione ha occupa all'interno di questo progetto?

<<Io mi sono occupata di assistenza psicologica>>

-Come si organizza un colloquio di lavoro per persone con autismo?

<<I colloqui di lavoro possono essere particolarmente stressanti per le persone con autismo. Le difficoltà di comunicazione e l’incontro con persone nuove, in un contesto non familiare, rappresentano una difficile sfida. Una buona pratica è informare il candidato in anticipo su chi farà l’intervista (nome e ruolo aziendale), sul luogo dove verrà tenuto il colloquio e cosa aspettarsi che accada durante il colloquio stesso. Più informazioni in anticipo si riescono a fornire al candidato e meno stressante sarà l’esperienza del colloquio per il candidato stesso. È consigliabile, inoltre, chiedere al candidato se è necessario fare delle piccole modifiche alla stanza del colloquio, come ad esempio alle luci. Durante l’intervista è importante adattare il tipo di linguaggio usato nelle domande, in modo da dare alle persone con autismo l’opportunità di dimostrare la loro abilità.>>


- Perché assumete persone con autismo?

<<Le persone con autismo possono diventare dei collaboratori molto validi. Come per tutte le figure aziendali, è molto importante assegnare il ruolo giusto alla persona giusta e far coincidere abilità particolari con le competenze richieste per quel compito specifico. Le persone con autismo sono spesso focalizzate e hanno competenze considerevoli in aree specifiche. Alcune di queste competenze includono attenzione per i dettagli, un approccio metodico, una tensione alla ricerca, buona memoria di lungo periodo ed eccellenti capacità di assimilazione.>>

- Come avviene il supporto sul luogo di lavoro?

<<Attraverso semplici accorgimenti e adattamenti si può creare sul posto di lavoro il contesto ideale per permettere alla persona con autismo di eccellere nel suo lavoro. Il tipo e il livello di supporto richiesto dipendono delle specifiche caratteristiche individuali, tuttavia potrebbero includere:
 • l’affiancamento di un collega, che svolga il ruolo di mentore, aiutandolo nel raggiungimento degli obiettivi;
• richiedere l’assistenza di un’organizzazione esterna all’azienda, come START Autismo o il Collocamento mirato, che offra job mentoring, coaching e supporto specifico per persone con autismo;
• provvedere ad una formazione generale e specifica per lo staff aziendale e i colleghi del lavoratore con autismo;
• usare un job coach (assistente) che aiuti sia il datore di lavoro sia il lavoratore a stabilizzare una proficua partnership all’interno dell’azienda;
• essere flessibili negli orari di lavoro;
• lavorare con i tecnici dell’abilitazione professionale per progettare tutti gli adattamenti possibili della postazione di lavoro (luci, suoni, pause, etc.).>>

-Quali sono i lavori possibili per le persone con autismo?

<<Si dividono in tre categorie:
1-     Lavori possibili per persone con autismo e con abilità meno sviluppate

Pulizia (pulire pavimenti, toilette, finestre e uffici)
Riallestire scaffali (disponibile in molti tipi di negozi)
Impianti di riciclaggio (selezione oggetti)
Magazzino (caricare camion, impilare scatoloni)
Giardinaggio (tagliare il prato e progettare giardini)
Cura di piante
Fast-Food
Riposizionamento libri in biblioteca (persone in grado di memorizzare facilmente il sistema numerico e la posizione)
Assemblaggio in fabbrica (specialmente se l’ambiente è tranquillo)
Copisteria (fare fotocopie, lavori di stampa magari in affiancamento)

2-     Lavori possibili per persone con autismo e con alte abilità e sindrome di asperger

Spesso, le persone con autismo ad alto funzionamento/sindrome di Asperger tendono ad essere specializzati in funzione del pensiero. Ci sono tre tipi comuni di pensiero: pensiero visuale o pensiero ad immagini; musica e matematica superiore; pensatori non visuali, ma verbali (Grandin, 1999). Dividiamo di seguito i lavori possibili per persone appartenenti a ciascuna delle tre categorie:

a-     Lavori per i talenti pensatori visuali

Disegnatore architettura e ingegneria
Meccanico
Fotografo
Tecnico manutenzione macchine
Addestratore di animali
Artista grafico
Direttore luci di teatro
Artigiano gioielliere o altro artigiano
Programmatore automazione industriale
Web designer
Tecnico veterinario
Insegnante di biologia

b-     Lavori per i talenti dei pensatori non visuali e pensatori verbali

Giornalista
Analista budget
Traduttore Contabile
Bibliotecario
Maestro per educazione speciale
Analista azioni e obbligazioni
Indicizzatore testi
Copyeditor Logopedista Ragioniere
Specialista controllo inventario

c-     Lavori per i talenti dei pensatori musicali e matematici

Programmatore di computer
Maestro di matematica
Ingegnere
Chimico
Medico
Tecnico elettronico
Musicista o compositore
Maestro di musica
Ricercatore scientifico
                                                                                                                                >>


-Quando è stato applicato questo progetto avete riscontrato una risposta positiva dai ragazzi e dalle loro famiglie?

<<Si molto, sono state fatte anche delle interviste ai ragazzi dove raccontano di questa esperienza.

Io sono Francesco, vi presento la mia esperienza
Io sono Francesco, vivo a Teramo e ho frequentato il liceo scientifico. A me di musica piace un po’ di tutto, a parte il rap, più di tutto mi piace il rock duro, il metal.
Mi piace pure l’architettura, come la Basilica di Assisi, come il Big Ben di Londra. In particolare mi piace l’architettura del periodo medioevale. L’arte occidentale, la nostra, quella che si fa in Italia, è imparagonabile!
Non mi piacciono i cambiamenti, in generale, sia per gli amici, che per il lavoro e per i pensieri di vita.
La mia giornata lavorativa presso la Biblioteca, è questa: alle 9,15 arrivo, poi mi metto a catalogare i libri, alle 10,30 pausa, sino alle 10,50, quindi venti minuti di pausa. Durante la pausa mangio qualcosa e, a volte, vado anche in chiesa a fare una preghierina. Posso bere un thè o una bottiglietta d’acqua. Poi alle 10,50 rientro perché devo iniziare a fare i timbri, ossia devo mettere i timbri sui libri che ci sono sugli scaffali e catalogarli, se ancora non è stato fatto. Faccio questo lavoro fino alle 12,15 e poi alle 12,20 me ne vado perché ho finito tutto. Vengo qui tre volte a settimana, lunedì, mercoledì e venerdì.

Durante questo tirocinio ho imparato a catalogare i libri e conosciuto persone nuove, gentili e disponibili. Poi questo è un modo per apprendere un lavoro.
Mi piace veramente lavorare. Mi piace più di tutto la pausa caffè, perché vado a prendere qualcosa, un po’ come la ricreazione a scuola! Da quando ho iniziato questo tirocinio ci sono stati cambiamenti positivi con persone care che ho conosciuto qui (guardando il suo tutor). Nella mia famiglia sono contenti di me perché faccio qualcosa, ci sono stati anche degli amici cari che sono stati contenti.
Per me questo lavoro rappresenta una cosa bella perché impari come ti devi comportare, o anche come si reagisce. Il lavoro è bello perché riesci a fare qualcosa con passione, più della scuola.>>

-Definizione del “Tecnico dell’abilitazione professionale di persone con autismo”?

<<Accompagna la persona con disturbi dello spettro autistico nella transizione dalla scuola al lavoro o, per gli adulti, nell’inserimento o reinserimento sociale e lavorativo o nel mantenimento del posto di lavoro.
Il “Tecnico dell’abilitazione professionale di persone con autismo” opera presso centri diurni e residenziali di assistenza per le persone con autismo, presso i servizi sociali e sanitari specializzati nel trattamento e nell’accompagnamento di persone con autismo, presso i centri per l’impiego e le agenzie di formazione e intermediazione che operano per l’inserimento di persone con disabilità, presso le scuole superiori per realizzare progetti di transizione all’autonomia e inserimento al lavoro.>>

-Definizione del percorso formativo?

<<Il progetto START AUTISMO ha previsto, per la prima volta in Italia, la formazione specialistica del “Tecnico dell’abilitazione professionale di persone con autismo”, rivolta a quegli operatori che saranno impegnati nello sviluppo e sperimentazione del servizio di accompagnamento al lavoro e che dovranno acquisire quelle competenze necessarie ed ulteriori, rispetto a quelle già possedute in materia di conoscenza del Disturbo dello Spettro Autistico (DSA), per la valutazione, progettazione e gestione dei percorsi personalizzati di inserimento lavorativo. Il Corso ha previsto la formazione di 23 operatori.
Il Corso di formazione specialistica per “Tecnico dell’abilitazione professionale di persone con autismo” ha avuto una durata di 150 ore, durante tutto l’arco di attuazione del progetto, con la seguente articolazione:
• 48 ore di lezione in aula;
• 16 ore di visite guidate/stage presso centri di buone prassi;
• 24 ore di formazione on line attraverso la Comunità di Pratica;
• 24 ore di formazione on the job e supervisione;
• 38 ore di project work
                                                                                                                                             >>




<<Ho letto sul sito di START AUTISMO, che questo progetto è una sorta di agenzia di intermediazione fra domanda e offerta di lavoro per soggetti autistici, ma anche un’azienda di incubazione di laboratori protetti e di inserimenti individualizzati. >>
-Quindi volevo sapere in merito che tipi di laboratori intendete e come avvengono gli inserimenti individualizzati?
<<Il progetto prevede tre possibili percorsi:
• Inserimento diretto in azienda: il percorso si basa sull’inserimento diretto nel mercato del lavoro all’interno di aziende produttive con opportuno tirocinio e affiancamento iniziale;
• Lavoro assistito: è la modalità di supported emloyment   che consiste nell’inserimento in posti di lavoro opportunamente adattati alle caratteristiche della persona, sia in azienda che nell’ambito delle attività economiche promosse dall’impresa sociale;
• Laboratorio protetto: è la modalità seguita per le persone con autismo con competenze sociali e professionali specifiche e non compatibili con il mercato del lavoro ordinario, che sono inseriti in attività ad alto grado di accompagnamento professionale.
                                                                                                                                                 >>

-Che cosa ne pensa dell'inserimento in questo mio "ipotetico" centro a Roma, di un Co-living (abitare in comunità), per le persone che vogliono iniziare il percorso di formazione?

<<Interessante come cosa… ma io estenderei questo tipo di residenza anche proprio ai ragazzi autistici per dare loro una maggiore autonomia. Poi sarebbe avvincente inserire in questo progetto attività lavorative adatte a questi ragazzi, come ad esempio: biblioteca, mensa, ecc…>>

- Da un punto di vista architettonico, secondo lei come deve essere progettato un edificio adatto a questo tema? (esempio; che tipo di spazi ci devono essere, che attività commerciali possono esserci e svolte dai ragazzi del centro, presenza di spazi verdi e orti, ecc..)  

<<Per quanto riguarda la geometria dell’intervento si preferisce una semplicità delle forme e nell’organizzazione dell’impianto distributivo. Poi vanno tenuti presenti alcuni aspetti importanti nella progettazione di ambienti per questi ragazzi, come: la scelta dei materiali, l’illuminazione, gli impianti, l’acustica, il colore, gli arredi e la sicurezza degli spazi interni ed esterni.
 Alcuni studi suggeriscono la limitazione nell’uso dei materiali troppo diversi tra di loro.

Si privilegia l’illuminazione naturale e diffusa, che non distrae e aiuta la concentrazione.

Dall’osservazione, molti studi hanno evidenziato l’strema sensibilità e variabilità percettiva delle persone autistiche sia al caldo che al freddo. Da qui l’importanza di un sistema regolabile in funzione delle esigenze, in particolare nelle residenze.

La percezione del rumore è soggettiva, ma comunque certe tipologie di rumore sono spesso fonte di disagio e distrazione. In generale tutta la costruzione deve essere progettata con soluzioni tecniche e tecnologiche che prevedano l’abbattimento dei rumori.
Particolare attenzione è stata rilevata anche dalla scelta delle porte, che è preferibile siano con chiusura ammortizzata e ad apertura a 180° e dove possibili scorrevoli.

Anche la percezione del colore è soggettiva. Colori troppo forti sono fonte di eccitazione.
La scelta degli arredi deve essere guidata da un generale criterio di estrema sicurezza, resistenza e manutenibilità. Si è rilevato che sono preferibili elementi di arredo incassati nel muro ed armadi a tutta altezza.                                                                                                                                                                      >>




Commenti

Post popolari in questo blog

"T R E " ipotesi di programma di mixitè

PRE-ESAME